Cristiani e Musulmani: insieme si può

Locandina incontro con mons. Rault
Sala Dialogo

Riparte la nuova stagione di attività interculturale presso la Sala Dialogo dei Missionari Verbiti di Varone.

"Il mondo di oggi ha bisogno di dialogo umano - politico - interculturale - interreligioso. Senza un vero dialogo l'uomo si perde nei suoi meandri di egoismo - tristezza - violenza.
La vera animazione missionaria inizia e continua oggi in questa dimensione. Missione è dialogo profetico.
Per questo oggi apriamo le porte a tutti per dialogare con spirito evangelico!"

P. Gianfranco Maronese SVD

Il primo incontro proposto è con monsignor Claude Rault dal titolo "Cristiani e Musulmani: insieme si può. Una testimonianza dall’Algeria", previsto per venerdì 9 ottobre 2015 alle ore 20.30, presso la Sala Dialogo dei Missionari Verbiti, via Venezia 47/E, a Varone di Riva del Garda.

Mons. Claude Rault è vescovo di Laghouat (in Algeria) e porterà in Italia la sua testimonianza di fratellanza tra cristiani e musulmani, in occasione dell'uscita del suo libro "Il deserto è la mia cattedrale", casa editrice EMI.

Parteciperà come moderatore dell'incontro Diego Andreatta, direttore di "Vita Trentina".

Claude Rault

Claude Rault in AlgeriaMissionario dei Padri Bianchi, francese, 75 anni, nel suo testo mons. Rault racconta decenni di missione in terra islamica in una delle diocesi più grandi del mondo (2,5 milioni di km quadrati), dove «una manciata di cristiani sono dispersi tra tre milioni e mezzo di musulmani». Il vescovo d'Algeria racconterà l'esperienza di questa Chiesa di frontiera, impegnata in un dialogo costante con i fratelli musulmani e nella creazione di una cultura dell'incontro, culminata nel Ribât Essalâm o «Legame della pace», un gruppo di condivisione spirituale interreligioso che continuò ad operare anche durante i sanguinosi anni della guerra civile algerina. Nel suo libro dà ampio spazio al racconto della sua amicizia con i monaci trappisti di Tibhirine e, in modo particolare, con padre padre Christian de Chergé, rapito e assassinato insieme ai suoi confratelli nel 1996.

Rault porterà inoltre la sua testimonianza di vescovo in una diocesi che si trova al centro delle rotte di migranti che dall'Africa subsahariana attraversano l'Algeria per raggiungere la Libia e l'Europa. Riprendendo il mnito di papa Francesco, il vescovo è convinto che la Chiesa «non può rimanere con le mani in mano» di fronte a questa tragica vicenda umana, nonostante le difficoltà nell'affrontare «un problema più grande di noi».

fonte: emi.it


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