Manifestazioni fortemente esteriori di Fede, accanto alla Fede pura e semplice. Una mostra sui due aspetti della devozione: da un lato le processioni della Settimana Santa in Spagna e in Puglia, le celebrazioni dei Settennali a Guardia Sanframondi (Benevento), i riti intrisi di antiche superstizioni della Santeria cubana; dall’altro la Fede in sé, negli sguardi e nei gesti dei pellegrini accorsi a Roma per la Beatificazione di Giovanni Paolo II.
In Spagna prende il via la Domenica delle Palme a Siviglia ed è la manifestazione più seguita dalla Spagna Cattolica.
In ogni città e borgo, le Confraternite portano in processione i carri con la Passione di Cristo, coprendosi il capo col capirote, il caratteristico cappuccio a punta.
Sommaruga ha scelto di seguire e documentare le processioni nell’estremo sud della Spagna, in centri minori, dove la partecipazione popolare è più autentica e semplice.
Ma anche Molfetta, in Puglia, non è da meno e i rituali sono molto simili a quelli spagnoli.
Si tengono proprio ogni sette anni a Guardia Sanframondi, piccolo paese arroccato su un colle nel Titerno (Benevento) che, nei giorni dei Riti di Penitenza Settennali, quadruplica la popolazione per il rientro di chi è emigrato.
Durante la settimana, ognuno dei quattro rioni porta in processione una Croce retta da una donna, seguita dai Misteri interpretati dai paesani.
Il sabato ha luogo la Processione di Penitenza del clero, preceduta da una croce nuda e presieduta dal Vescovo Diocesano, che vi partecipa “in nigris”, cioè senza insegne episcopali.
Infine, la domenica, sfilano anche i Battenti che, tenendo nella mano sinistra un piccolo crocefisso e spesso un’immagine dell’Assunta, si battono il petto con un sughero circolare irto di spilli, detto “spugna”.
Il 17 dicembre, nel giorno di San Lazzaro, pellegrini giungono da tutta Cuba per onorare il più onorato dei santi, protettore dei malati e divinità delle guarigioni per i credenti della Santeria. Molti fedeli, per implorare una guarigione, o per grazia ricevuta, si sottopongono a penitenze apparentemente disumane.
La lunga strada che porta al santuario viene percorsa, dal tramonto fino al mattino successivo, a piedi nudi, trascinando pietre enormi, sulle ginocchia, o strisciando. Un’atmosfera tra misticismo e superstizione coinvolge tutti i presenti, che incitano i penitenti, molti dei quali paiono in stato di trance.
La Regla de Ocha, o Santerìa, è la religione più diffusa a Cuba.
Di chiara derivazione Cristiana e con potenti influenze africane, è una compenetrazione di religione, superstizione e animismo afro, in cui sono i Santi (gli Orishas) ad avere il ruolo più importante.
Regla e Guanabacoa, sobborghi de La Habana, ne sono il centro vitale. Quasi ogni casa ha propri altari e lì si celebrano continui rituali, che coinvolgono tutto il vicinato, povero quanto devoto.
Gli Orishas infatti richiedono devozione, omaggi, riti e feste. Percussioni e canti, offerte di cibo, dolci, rum e fumo di sigaro sono gli elementi fondamentali dei riti santeri. Gli scatti in mostra sono focalizzate sulla preparazione e l’attesa del rito, piuttosto che sul rito stesso, in cui non è sempre permesso fotografare.
Tra il 30 aprile e il 2 maggio 2011, Roma ha accolto un milione di Pellegrini provenienti da tutto il mondo (e particolarmente dalla Polonia), per celebrare la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II.
Le foto sono state scattate principalmente durante la notte, tra i pellegrini raccolti in preghiera in piazza San Pietro o alla veglia al Circo Massimo. Gran parte di loro ha dormito all’aperto.
Si specializza nel reportage di viaggio in diapositiva e nella elaborazione in audiovisivi nei primi Anni Ottanta. Le sue fotografie hanno trovato spazio su "Airone”, “Acqua” e Pianeta Italia”, periodici di cui ha collaborato anche alla stesura dei testi, "Progresso Fotografico" e “Il Fotografo”. Le foto di Cuba sono state pubblicate in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti, dove hanno vinto un “Black & White Bronze Award” nella sezione fotogiornalismo, per la fotografia singola in bianco e nero, e due “Excellence Award” (per il portfolio a colori “Cuba: Noche de Fuego” e per il portfolio in bianco e nero “In Buona Fede”). Le immagini di Cuba sono state esposte nel 2010 in una mostra personale alla galleria “Pretto” di Trento, a cura di Photoforma di Luca Chisté.
La prestigiosa rivista “Gente di Fotografia”, diretta dal fotografo Franco Carlisi, pubblicherà sul numero in edicola tra pochi giorni il portfolio “Noche de Fuego” e un articolo su Umberto Sommaruga.