Amici Verbiti – Apertura, accoglienza, amore e rispetto nel nostro DNA

Amici Verbiti in Sala Dialogo - 2 giugno 2019
Amici Verbiti

Anche quest'anno il 2 giugno, una giornata splendida, ci siamo ritrovati a Varone per l'Assemblea annuale. È sempre bello rivedere gli amici con cui in passato si sono vissuti momenti indimenticabili e dialogare, discutere, ridere insieme come se ci fossimo lasciati solo ieri. L'amicizia vera è proprio un bene prezioso e la nostra lo è anche perché si radica in una rete di valori che in mille modi e vie diverse hanno continuato a innervare le nostre vite. Siamo entrati a Varone da ragazzi, senza sapere, o solo vagamente, quello che stavamo facendo e verso dove ci stavamo incamminando, ma l'atmosfera che respiravamo era quella di un'apertura al mondo e agli altri che in seguito per molti di noi è diventata una costante e che caratterizza ancora oggi la nostra Associazione. Ed è proprio questa che declinerei come apertura alla missionarietà.

Quest'anno - come avete modo di leggere nell'inserto della nostra rivista - in occasione del centenario dell'enciclica di Benedetto XV "Maximum lllud", Papa Francesco richiama tutti i cristiani al loro mandato missionario, alla "missio ad gentes".

Ogni battezzato è chiamato ad annunciare il Vangelo al mondo testimoniandolo con la propria vita. I modi in cui il mandato si può articolare ed esplicare sono molti, variegati e dipendono dal momento e dalle circostanze. Credo, però, che per rispondere alla chiamata sia fondamentale, per chi di noi è praticante, ricorrere a quello che è il centro della vita cristiana: la celebrazione eucaristica. Nutriti dall'ascolto della parola e dal pane di vita saremo più facilmente indotti ad incamminarci sulla via della gratuità e del dono ai fratelli.

Ed allora assieme a tanti altri compagni di viaggio, pur di fedi e ideologie diverse, con cui condividiamo il valore fondamentale del bene comune, possiamo cercare di affrontare alcuni dei nodi cruciali del momento attuale quali l'individualismo sfrenato, la violenza, la chiusura al diverso, l'emarginazione degli ultimi... La società attuale, più che di eroi, ha bisogno di uomini buoni che sappiano discernere quale sia il bene e si coalizzino nell'operare per la sua realizzazione e diffusione nelle singole comunità in cui sono inseriti.

Serve, anzitutto, contribuire a un cambio di mentalità che implichi una visione diversa della realtà in cui sia inconcepibile l'indifferenza di fronte alla sofferenza dell'uomo e al diffondersi del male in tutti i suoi aspetti. Per passare al concreto, un esempio: non si può accettare che il Mediterraneo diventi un cimitero e non indignarsi del fatto che la persona umana, soprattutto per noi cristiani immagine e tempio di Dio e da considerarsi sempre come fine, possa essere usata come mezzo, venir strumentalizzata e la sua vita messa a repentaglio per conseguire fini altri, ledendo la sua dignità.

Questa mentalità di aperturaaccoglienza, di amore e rispetto della vita, qualitativamente diversa da quella oggi spesso dominante, dovrebbe fare parte del DNA di noi, Amici Verbiti; in essa siamo cresciuti fin da ragazzi, e in seguito la nostra Associazione, in modo esplicito ed implicito, si è premurata di promuoverla nelle giornate di formazione, nelle Assemblee e nel viaggio annuale. È un patrimonio di cui dobbiamo andare fieri e che dovremmo cercare di diffondere - fa parte del nostro mandato missionario - anche nell'ambiente in cui operiamo, in un dialogo proficuo e profetico (vedi articolo di P. Beltrami) con i nostri fratelli in cammino.

Gianni Pulit

Amici Verbiti - Assemblea 2019

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