Intervista al Coordinatore JPIC - Provincia ITA

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Coordinatore JPIC nella Provincia ITA SVD

Mi chiamo Reynaldo Rodrigo Roman Diaz, sono messicano di nascita. Ho studiato teologia in Australia e ho svolto i miei primi anni da sacerdote missionario nella nuova regione SVD in America Centrale (Regione CAM-2006), dove ho collaborato come facilitatore nelle assemblee per l'unificazione delle missioni di Panama e Nicaragua. Ho vissuto per 10 anni in Costa Rica, dove ho lavorato in due parrocchie: a Upala, Alajuela, e a Playa Hermosa, Guanacaste.

È lì che ho iniziato a lavorare nella Commissione giustizia, pace e integrità della creazione (JPIC) per la Regione CAM.

Nel mio periodo di coordinatore JPIC in America Centrale abbiamo creato un rifugio per migranti nicaraguensi a Upala. In quel periodo le famiglie nicaraguensi arrivavano a piedi attraverso la nostra parrocchia perché si trovava al confine con il Nicaragua. Nel rifugio veniva loro fornito aiuto medico, assistenza legale, cibo e un luogo dove dormire per il tempo necessario a riprendere le forze per continuare il loro viaggio verso le zone dove avrebbero lavorato.

In seguito sono stato trasferito al villaggio di Playa Hermosa, una località turistica dove il vescovo ci ha offerto la parrocchia perché i missionari parlavamo diverse lingue. È lì che il vescovo mi ha invitato a continuare a lavorare nel Centro di Pastorale Sociale a causa del mio lavoro con i migranti e i programmi che stavamo portando avanti sulla spiaggia, come la conservazione della vegetazione, delle specie marine, la sensibilizzazione sull'uso dell'acqua, il lavoro degli immigrati nei resort, ecc.

Dopo 10 anni come rappresentante di JPIC in America Centrale e dopo aver collaborato a diversi workshop nel nostro Generalato come traduttore, Padre Giancarlo Girardi, in questo tempo Superiore Provinciale, mi ha invitato a lavorare nella provincia italiana. È qui che inizia la mia storia nella Provincia d'Italia.

Non è stato facile lasciare la Costa Rica, ma mi ha colpito molto vedere in televisione e sui giornali di tutto il mondo le immagini delle navi piene di rifugiati che arrivavano sulle coste di Lampedusa.

Grazie all'invito del Direttore di Caritas Vicenza, che aveva bisogno di una persona con esperienza con i migranti, ho iniziato a collaborare con quella che oggi è l'ufficio migranti e rifugiati di Caritas, Vicenza. Un ufficio creato per collaborare con la prefettura di Vicenza nell'assistenza ai rifugiati che nel 2006 erano più di 3000 persone nella città di Vicenza. Dopo la creazione dell’ufficio Migranti e Rifugiati, sono stato invitato a collaborare anche nello sportello di grave marginalità, perché li facciamo i colloqui agli uomini che vengono in Caritas quando hanno bisogno di aiuto economico o di un letto per dormire.

Il mio lavoro specifico è quello di essere un 'mediatore' tra gli operatori di Caritas e le persone che chiedono rifugio in Italia. Molte volte non c'è una chiara comprensione delle pratiche migratorie, della vita in Italia e della formazione al lavoro. Non è sempre facile capire bene questi fattori perché alcuni rifugiati provengono da uno stile di vita diverso da quello europeo.

2024 - JPIC Provincia ITA

Il mio lavoro è accompagnarli nel percorso di integrazione e far loro sapere che possono contare su di noi anche nei loro problemi personali. Si identificano particolarmente con il mio lavoro perché sanno che anch'io sono straniero e soprattutto sono una persona 'vicina a Dio'. Va notato che i rifugiati che arrivano in Europa praticano una fede, sia cristiana che musulmana.

Nel mio ruolo di coordinatore JPIC della provincia italiana, collaboro con altre congregazioni religiose che formano la Conferenza Degli Istituti Missionari Italiani (CIMI), dove organizziamo diversi workshop e conferenze su temi attuali: Laudato Si, Ecologia integrale, Migrazione, Tratta di persone, Economia solidale, ecc., sia per le nostre congregazioni che per il pubblico in generale nei centri missionari in tutta Italia. Nel mio caso, partecipo all'organizzazione di workshop e conferenze.

Un'altra delle responsabilità del coordinatore è 'incoraggiare' le comunità verbite a continuare a collaborare con le linee guida della nostra Congregazione su questa dimensione. Dal Capitolo Generale del 2006, la Dimensione Caratteristica JPIC rappresenta il nostro impegno nella trasformazione della società e del mondo. Un compito non facile perché ognuno di noi deve dare il suo contributo per poter modificare le nostre abitudini e le nostre attitudini ideologiche.

Grazie alla nomina della zona Europa SVD, dal 2019 sono anche il Coordinatore JPIC della zona europea. Il mio lavoro consiste nel promuovere e confrontare i lavori della dimensione caratteristica delle diverse province in Europa. Mantenere un contatto con il coordinatore della Provincia e conoscere i progetti che si stanno sviluppando nei rispettivi paesi. È sempre arricchente riunire i coordinatori sia a livello di assemblea che virtualmente per poter scambiare idee e obiettivi comuni per la missione verbita.

In tutti questi anni come coordinatore JPIC e collaborando con Caritas Vicenza nell'accoglienza dei migranti e dei rifugiati ho imparato che coloro che lavorano per la giustizia sociale e l'ecologia non sono supereroi. Contribuiamo con le nostre conoscenze alla società e alla Congregazione ma alla fine è un lavoro di squadra.

Non si può fare nulla da soli né si può costringere la gente a cambiare, è Dio che ci illumina a seguire le vie della luce di Cristo per la trasformazione di questo mondo ferito dalla mancanza di solidarietà umana.

Reynaldo Rodrigo Roman Diaz. SVD


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